giovedì 10 maggio 2012

Santa Chiara

Napoli tra sogno e realtà.

Napoli è una città strana, puoi trovarci tutto e il contrario di tutto. Un attimo prima sei d'avanti a Santa Chiara a osservare il basamento del campanile e per la prima volta noti come è grande, che continua oltre la ringhiera dell'ingresso e sembra ancora più grande grazie al colore bianco dei blocchi del piano terra. Allora immagini come hanno fatto a trasportare tutti quei massi squadrati sin lì, ora che sono circondati da palazzi e da stradine strette come quella di San Sebastiano non ti sembra possibile, e invece una volta quel basamento e quel monastero erano posti ai confini della città, primo luogo con cui il forestiero veniva in contatto. Tutto questo mentre il caos ti circonda, è l'una e mezza e i ragazzi del liceo che affaccia su piazza del Gesù nuovo escono e rumoreggiano mischiandosi alla folla di turisti un po disorientati dall'improvviso aprirsi della piazza e accecati dalla luce dimenticata nella penombra del decumano inferiore. Ma ti basta spostarti lungo le mura che circondano il monastero per ritrovarti in un'altra epoca. Sei circondato da un silenzio irreale per una città come Napoli, vedi degli strani vecchietti uscire dai bassi, dai volti antichi segnati dalle fatiche di una vita, scuri, seduti sul ciglio della strada e che ti guardano minacciosi perchè non ti riconoscono, e non è quella una zona frequentata da turisti. Hanno quasi paura che qualcuno possa entrare nell'area di silenzio che si sono  ritagliarti e possa portargliela via. Allora guardi oltre le mura e intravedi la sagoma del monastero, e puoi immaginare il chiostro maiolicato che quelle mura custodiscono come uno scrigno. Anche quello un luogo senza tempo in cui puoi perderti nei dettagli infiniti delle singole piastrelle.
Si dice che Napoli è una città caotica, ma vi sono tanti luoghi, piccoli angoli di paradiso da apprezzare ancora di più perchè in contrasto con la vivacità delle strade più frequentate.

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